Se la feste per l'Unità d'Italia vi attirassero verso la Capitale, evitate con cura Porta Pia, che di storico ha solo qualche tombino, e optate per qualche angolo di roma duecentesca, dietro Campo de Fiori. Qui la Storia con la esse maiuscola si ritrova a piazza Farnese e dintorni, dove una volta l'Inquisizione torturava a cottimo e oggi l'Opus Dei tesse le sue tele. Le mostre per la ricorrenza abbondano, tutte fino al 9 gennaio 2011: dal Museo di Roma a palazzo Braschi, con Roma:(quasi)tutti i colori del Risorgimento (ingresso 8 euro), al delizioso Museo Barraco (ingresso 4,50 euro).
L'istituzione gastronomica romana per eccellenza da queste parti è il ristorante Camponeschi (tel. 066874927), ma se cercate qualcosa di più verace, dall'altra parte della piazza c'è la trattoria Ar galletto, per una cacio e pepe come si deve. Poco distante, spunta il bio Ditirambo, dove mangiare all'italiana (risotto con punte di asparagi e vellutata di parmigiano).
Un fitto tessuto di bottegucce, ristorantini, negozietti, baretti e chioschetti vi consentirà da queste parti di vivere la Roma schietta e genuina che nessun attore sa riprodurre così bene. La piazza di Santa Chiara, la via di Monserrato e le strade che vi confluiscono sono un ghiotto microcosmo di romanità. Rappresentata da personaggi straordinari, ognuno dei quali potrebbe essere un cameo di Alberto Sordi o Gigi Proietti.
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